Leggo con
una certa preoccupazione e incazzatura quello che i nostri cosiddetti
giornalisti scrivono riguarda Sara, la ragazza bruciata viva non da un serial
killer ma dal suo ex fidanzato. SE Sara avesse capito che lui era pazzo, SE
Sara avesse denunciato le sue ossessioni, certo MICA l'aveva picchiata però
cavoletti Sara pure te potevi capirlo che se ti scriveva 100 volte al giorno
probabilmente ti avrebbe ucciso e anzi arso viva.
Peccato che ogni volta che
una donna va a denunciare molestie (e RICORDO che la molestia non è solo fisica
ma anche mentale) sembra che sia la solita povera principessa dal cuore
infranto e che si stia inventando tutto, peccato che l'anno scorso molte delle
donne uccise dai propri compagni o ex compagni AVESSERO DENUNCIATO questi
comportamenti alla polizia ma NON erano state prese sul serio perché tanto
"signorì e daje non esageri, ci sono cose più importanti di cui
preoccuparsi".
Peccato
che quando le donne subiscono uno STUPRO sono loro le prime ad essere accusate,
per come erano vestite, per quello che dicevano, se avevano una scollatura provocante, se
quello era ubriaco e ha capito male i segnali. Ancora ricordo quando lessi che
le ragazze massacrate al Circeo se lo erano cercate perché erano andate a casa
con 3 uomini, peccato che fossero LORO AMICI.
E volendo allargare il discorso, una delle serie più amate dal pubblico Game of Throne non fa altro che esaltare lo stupro visto che lo rende normale, e anzi scontato.
Il punto
centrale è che la società non accusa chi
ammazza, chi violenta, chi molesta, chi ti segue, ma parte dal presupposto che
la colpa sia della vittima.
La società
ci ha insegnato che è normale che tuo marito possa urlarti o picchiarti a casa “perché
lui lavora tanto”, che possa volere sesso quando tu non vuoi ma non si tratta
di violenza “perché siete sposati” , che possa mollarti a casa con i tuoi figli
e uscire con gli amici “perché tu sei la mamma no?” e via dicendo…Cosa c’entra
con Sara? TUTTO.
Perchè Sara non aveva colpe, Sara non poteva pensare che un suo ex l'avrebbe uccisa, perchè Sara era solo una ragazzina che non vedeva il male nelle persone.
Perché se io fossi stata un giornalista serio non mi sarei posta
il problema di Sara che non ha capito e che avrebbe potuto salvarsi, ma avrei
capito chi è quel mostro che l’ha uccisa.
Se fossi
un giornalista serio aspetterei di vedere che punizione gli sarà inflitta e
quando uscirà per buona condotta o peggio “perché sig. Giudice l’alcool era uno
scherzo e la sigaretta mi è caduta per sbaglio” allora li farei il finimondo.
Quello che
invece insegnerei alle piccole Sara di questo mondo è che l’amore ha tante sfaccettature
ma quando ti fa del male, mentale e fisico, quando blocca la tua libertà NON è
amore, e anche contro tutti quelli che vi vedono “come una bella coppia”,
contro la mamma che vi vuole vedere sposate, contro le amiche che ti dicono che
“non ti accontenti mai” bisogna alzare la mano, parlarne con qualcuno anche
esterno alla famiglia e SOPRATTUTTO non vergognarsi di lui, non proteggerlo
davanti agli occhi degli altri perché non siete voi la causa del male ma sarete
le uniche a subirlo.