Tra qualche
giorno la mia vita cambierà..sono in partenza e seppure felice sono piena di
dubbi.
Ho fatto
bene a mollare tutto? Ho fatto bene a partire?
Le risposte
sono sicuramente positive ma poi scatta qualcosa nella mia mente e mi rendo conto
che il più grande nemico di me stessa è la mia mente, sempre pronta a
distorcere le cose, analizzarle, pensare al negativo per darmi quel senso di
ansia difficile da far andare via.
Allora mi
chiedo…ma noi chi siamo? Perché abbiamo sempre paura di tutto? Perché non ci
rendiamo conto della nostra fortuna, della nostra vita con tutti i suoi alti e
bassi quando davvero ci sono persone che stanno cosi male da non poter nemmeno pensare?
Noi siamo il risultato di una società che ha impostato la paura per il
controllo dei suoi abitanti, perché se si ha paura non si desidera, non si
pensa e non si agisce.
Io ho avuto
paura tante volte il più delle quali erano paure che avevo creato io, ombre che
mi aspettavo di vedere da un momento all’altro e che non mi permettevano di
gioire di quello che stavo facendo o avrei fatto. Peggio ancora a ripensare a
tutte le cose che non ho fatto per paura di…di che? Di far arrabbiare i miei
genitori? Di essere scoperta? Di farmi male?
Queste cose
succederanno sempre, non dipendono unicamente da noi ma dal destino che leva e
mette senza darci una spiegazione logica.
L’anno
scorso un ragazzo allegro, pazzerello, irriverente ha deciso di intraprendere
una nuova avventura e ci ha lasciati …per me decidere di abbandonare la vita era qualcosa che si
leggeva sul giornale, si vedeva nel film e veniva fatto da persone disperate,
malate, povere…e lui non lo era..o forse si?
Cosa aveva
dentro di cosi forte, profondo e terribilmente nascosto che non è riuscito più
a vivere?
Credo che
lui amasse la vita tantissimo e forse l’amava cosi tanto da non poterla più
accettare come era…mille domande, perché? Perché non ha parlato? Perché non ha
chiesto aiuto?
A nessuna di
queste avremo una risposta ma la sua scelta ha lasciato tanta tristezza in me
non solo perché ora non posso vedere più quel suo sorriso da impunito ma perché
mi fa capire come siamo cosi stretti dalle nostre paure, dal non potere essere
chi vogliamo, che alla fine veniamo assorbiti da un buco nero da cui non si
riesce più ad uscire.
Essere se
stessi fa male, fa male a noi perché cominciamo a sentire l’aria che manca, ma
fa male anche agli altri che non ci riconoscono più perché non siamo chi
dovremmo essere, siamo diversi a volte cattivi, facciamo domande che spaventano
e agiamo…
Le mie
scelte non sempre sono state davvero mie e in quel momento senti che ti stai appassendo
sempre un pochino di più..certo, si può sempre dire no ma…non sempre si può
dire no.
Veniamo messi
al mondo con delle aspettative che non sempre riusciamo o vogliamo sostenere, perché
non abbiamo scelto noi di nascere ma vorremmo scegliere noi come vivere e come
morire.
La mia
scelta di mollare tutto e di partire per un viaggio che si aprirà nel tempo
porterà tante cose, belle e brutte…mi sono dimessa dal lavoro, quando in Italia
la gente muore di fame, quando c’è la crisi, quando stiamo morendo tutti di
fronte allo schifo che sta succedendo…e io ho invece ho fatto un passo indietro
e mi sono discostata e ho deciso che non andava più bene cosi, che dovevo fare
qualcosa per me e dire basta.
Essere se
stessi fa male anche le persone che ti amano davvero, alcune ti sostengono perché
amare vuol dire lasciare liberi , altre ti criticano spietatamente e riflettono
in te tutte le loro ansie e sogni non realizzati, ed invece di essere contenti perché
tu ci stai provando senza se e senza ma, lasciando tutto, provandoci con tutta
te stessa, sono lì ad affondare nei tuoi lati più deboli.
Agire non
vuol dire non avere più paura ma solo provare ad affrontarla e vedere chi vince
in questo combattimento interno tra il cuore e la testa, tra il corpo e l’anima.
Vuol dire
sciogliere quel cordone ombelicale che ci trattiene, come se dall’ombelico
facessimo uscire tutta la nostra potenza, il nostro colore, noi e solo noi.
Allora mi
chiedo…perché essere noi stessi è cosi difficile?
perchè ritrovare il nostro animo selvaggio, la nostra vera natura, smarrita chissà quando, è faticoso...
RispondiEliminaSei un balsamo per questi cuori affaticati! Nel mio piccolo,anche nella routine quotidiana cerco di tenermi"aperta" al mondo anche se è sempre più difficile,la gente è spaventata,non riconosce più un sorriso sincero. Il tuo gesto, il tuo prenderti cura di te, si rifletterà necessariamente sulle persone che hai intorno,anche detrattori & company,anche se non lo ametteranno mai!!
RispondiEliminaQuindi babs grazie perché nel mio cuore, per quanto piccolo e limitato,ai messo i semi di un idea, di una speranza anzi di più!! di un esempio. Ogni giorno cerco di scacciare la paura, e "oggi"sono più forte anche grazie a te...cindy
Barbi mi ritrovo molto nelle tue parole...anche io prima di partire ero piena di dubbi, alimentati anche da persone che non avrebbero mai il coraggio di fare quello che noi abbiamo fatto e provavano a farmi sentire strana, come se stessi facendo una cosa fuori dal mondo, inaccettabile. fortunatamente siamo di coccio e alla fine tutto cio' di positivo che viene dalle nostre scelte e' tutto merito nostro! un bacio!
RispondiElimina(sono Valeria Komen :)
Elimina"Solo chi Ulula, cambia Muta"
RispondiEliminaMi piace, mi piace, mi piace.